L’Islanda
ha abbandonato il progetto di entrare a far parte dell’Unione Europea senza fare il referendum che invece era stato promesso alla popolazione. L’annuncio è stato dato dal partito di centro e da quello di destra. Entrambi infatti hanno trovato un accordo su un progetto di legge che chieda al governo di “ritirare la candidatura ad una adesione all’Unione europea” che era stata depositata nel 2010. Diversi mesi fa ai cittadini era stato promesso un referendum nonostante il “no” sembrava essere favorito. L‘Islanda è già legata all’Unione europea grazie alla convenzione di Schengen, ma sembra che sia l’ambito economico europeo il maggiore ostacolo ad una sua adesione completa. Tale argomento però non è stato discusso nel corso dei negoziati tra Bruxelles e Reykjavik. Gli islandesi però non hanno gradito tale decisione e sono scesi in piazza contro il ritiro della candidatura di adesione dell’Islanda all’Unione europea. I cittadini infatti chiedono che questa scelta venga sottoposta al referendum che tra l’altro era già stato previsto e che questa situazione non può essere risolta solo con un accordo tra i due partiti euroscettici al governo. Un manifesta infatti ha dichiarato: “Questo esecutivo non ha mantenuto nessuna promessa, questa non è una cosa bella da fare. Vogliamo che il dibattito sull’adesione continui, così potremo votare un documento finale, ottenendo forse migliori condizioni. E credo che possiamo arrivare a questo anche se non abbiamo i migliori rappresentanti”. L’entrata dell’Islanda nell’Unione Europea comporterebbe anche l’acquisizione dell’euro e questo quindi faciliterebbe molto tutti coloro che vorrebbero organizzare un Gran Tour dell’Islanda.